Un aumento del rischio di ammalarsi di diabete nelle persone di età inferiore ai 18 anni, è stato associato all’infezione da Sars-cov-2. 

Lo rivelano i dati di uno studio pubblicato recentemente dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) nel Morbidity and Mortality Weekly Report. Un preciso consiglio ai medici statunitensi che sono stati invitati a monitorare la glicemia ai minori di 18 anni che hanno avuto il covid, è la conseguenza di una analisi ricavata dai dati di due database.
 
 In particolare modo l’insorgenza della malattia potrebbe riguardare sia il diabete di tipo uno che quello di tipo due. Gli studiosi parlano infatti di meccanismi complessi e diversi, non rilevabili dai database dai quali è stato rilevato l’allarme. La prevenzione del Covid si pone quindi come elemento fondamentale non solo per la cura dell’infezione, ma anche per il controllo di quali effetti la malattia può rilasciare sull’organismo.
 
 “Lo studio evidenzia l'importanza della prevenzione del Covid-19 a tutte le età, compresa la vaccinazione per tutti i bambini e gli adolescenti idonei a riceverla e la prevenzione e il trattamento delle malattie croniche” ha scritto Catherine Barrett del CDC Covid-19 Emergency Response Team e della Division of Diabetes Translation. 
 
I risultati non sono stati una sorpresa, dal momento che a metà del 2020 alcune evidenze hanno iniziato a suggerire che il Covid-19 potrebbe innescare l'insorgenza del diabete nelle persone sane. 
 
In seguito è stato istituito un nuovo registro globale per raccogliere dati sui pazienti con diabete correlato all’infezione, chiamato registro CoviDiab.
 
“Anche se questo studio fornisce informazioni sul rischio di diabete a seguito dell'infezione da SARS-CoV-2 - è precisato nel report finale dello studio - sono necessari ulteriori dati per comprendere i meccanismi sottostanti, quelli causati dall'infezione stessa o derivanti dai trattamenti, e per capire se la diagnosi di diabete associata al Covid è solo transitoria o porta a una condizione cronica”.