«Cara Europa, oggi celebri la tua Giornata, fondata nel 1950 come impegno comune sulla pace, l’unità e la solidarietà dei tuoi 450 milioni di cittadini in 27 Paesi dell’Unione Europea», è questo l’incipit di una lettera firmata dal Prof. Stefano Del Prato, Presidente European Diabetes Forum (EUDF) e dal Prof. Agostino Consoli, Coordinatore European Diabetes Forum Italia (EUDF Italia), diffusa oggi in occasione della Giornata dell’Europa e rivolta all’Unione Europea, per richiamare l’attenzione della politica verso l’emergenza del diabete come priorità nel quadro dei sistemi sanitari. Una lettera che segue l’appello, già diffuso da EUDF e EUDF Italia con il Documento di impegno della comunità diabetologica rivolto ai candidati delle prossime elezioni europee del 2024 (https://eudfitaly.org/pdf/IT_Diabetes-Community-Pledge.pdf), presentato lo scorso 18 gennaio a Roma. Oggi, mentre l’appuntamento elettorale europeo è sempre più vicino, l’appello di EUDF e EUDF Italia si rinnova affinché siano compiuti atti concreti per aiutare i milioni di persone che soffrono di diabete nell’Unione europea e dare sostegno a loro e alle le loro famiglie, creando un solido quadro politico nell’Unione Europea a sostegno dei piani di intervento nazionali rispetto a questa malattia. 

 
Le persone che soffrono di diabete hanno il diritto di condurre una vita appagante e dare il loro pieno contributo alla società, sottolinea la lettera. Senza un impegno politico costante e la volontà di superare i pregiudizi, le persone con diabete continueranno a non essere diagnosticate, a sviluppare complicanze e vedere accorciata loro vita. Ogni anno nell’Unione Europea muoiono oltre 686.000 persone a causa del diabete o di patologie correlate. Questo è assolutamente inammissibile. Con l’aumento di questa pandemia silente, si prevede che il diabete interesserà 33,2 milioni di persone nell’Unione europea entro il 2030. Si osserva un costante aumento del numero di persone che sviluppano diabete di tipo 2 in giovane età, quando la malattia è più aggressiva. Nell’area europea si riscontra un numero crescente di persone giovani con diabete di tipo 2 e adolescenti con diabete di tipo 1: 295.000 in totale. Se non interveniamo – sottolinea ancora la lettera - centinaia di migliaia di persone moriranno prematuramente nei prossimi anni.
 
Se non diagnosticato o gestito in maniera inadeguata, il diabete può portare a complicanze serie, nonché a una riduzione della qualità di vita e delle attività socio-economiche. Dato che il 75 per cento dei costi sanitari associati al diabete è imputabile a complicanze potenzialmente evitabili, le politiche che promuovono una diagnosi precoce e una buona gestione della malattia possono raggiungere un notevole risparmio sui costi e contribuire alla resilienza e sostenibilità dei sistemi sanitari. Prevenire la malattia e agevolare le cure sono di fondamentale importanza dal momento che medici e operatori sono sempre più sotto pressione per carenza di personale, eccesso di lavoro e riduzione di strutture assistenziali. La crescente pressione su medici e operatori sanitari minaccia di lasciare sole sempre più le persone con diabete nella gestione della propria patologia. Le persone non scelgono di vivere con il diabete o qualsiasi altra malattia. Questa patologia può colpire chiunque, anche i bambini e le donne in gravidanza e lo sviluppo del diabete può essere influenzato da fattori sia genetici che sociali.
 
Ora è il momento di agire. L’adozione di efficaci strategie di prevenzione primaria e secondaria – prosegue la lettera - abbinate ad approcci di gestione moderni quali strumenti e tecnologie di salute digitale può migliorare le prospettive delle persone con diabete, nonché dei soggetti a rischio, consentendo loro di condurre una vita appagante.
 
Le prossime elezioni europee sono un’occasione da non perdere: se tutte queste cose si sanno allora bisogna essere coerenti e agire concretamente. Al mondo politico che si appresta alla campagna per le Elezioni Europee, EUDF, a nome delle persone con diabete, delle loro famiglie, dei medici e degli operatori sanitari chiede di riflettere sulle priorità del prossimo mandato. È imperativo – sottolinea la lettera - che i candidati e i decisori politici, di ogni schieramento politico, riconoscano la posta in gioco e adottino politiche adeguate a ogni livello governativo, sia esso europeo, nazionale o regionale.  Ciò che conta per la comunità diabetologica è tradurre le intenzioni in azioni concrete. L'unione di sforzi può garantire alle persone con diabete nell'Unione Europea una vita più lunga e soddisfacente, riducendo spese evitabili e rafforzando la resilienza e la sostenibilità dei sistemi sanitari.  Tenuto conto delle proiezioni che vedono il diabete una patologia in crescita, è essenziale che l'Unione europea sviluppi un quadro europeo di supporto che assista gli Stati Membri nell'implementazione di politiche efficaci sul diabete.
 
«Pertanto, cara Europa – conclude la lettera - oggi celebra la tua Giornata, ricordandoti di stimolare i decisori politici a contribuire attivamente a porre il diabete tra le priorità dell’Unione Europea e degli Stati membri, fornendo risposte concrete alle persone con diabete»